«Condividere è il nostro obiettivo», al termine della prima African Summer School
E’ terminata stamattina l’intensa settimana di lezione dell’African Summer School. Il progetto, però, non finisce qui. Come hanno ricordato nell’incontro di stamane gli organizzatori, Fortuna Ekutsu Mambulu e Chiara Fraccaroli, il ciclo di lezioni si è concluso, ma il bello comincia ora.
La fase 3 del progetto prevede l’azione diretta dei partecipanti che sono chiamati a tradurre le riflessioni e gli insegnamenti in progetti concreti. Potranno scegliere tra la stesura di una tesina di 5/10 pagine su uno dei temi trattati dal prof. Pougala nelle varie mattinate di lezione oppure l’elaborazione di un progetto con criteri di sostenibilità socio-economica ambientale, di innovazione e di originalità.
Tesine e progetti verranno valutati da un comitato competente e ai partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione al corso.
Solamente i progetti di impresa, invece, concorreranno per l’assegnazione di un premio finale. La migliore idea imprenditoriale, infatti, avrà la possibilità di diventare concreta, grazie a possibili microfinanziamenti di partner progettuali (Banca Popolare di Verona e Uil, nonchè alla consulenza di Mag Verona). Il miglior progetto verrà premiato ufficialmente a fine Novembre.
Entro natale 2013 i partecipanti alla Summer School dovranno inviare degli elaborati relativi al lavoro di gruppo compiuto nel corso della settimana. Tali relazioni, curate nei minimi dettagli, costituiranno la prima pubblicazione dell’African Summer School. L’organizzazione della scuola prevede la fondazione di African Summer School Magazine , una rivista online di Geostrategia Africana e Business.
«Condividere le lezioni e tutto quello che può essere definito il fare insieme è il nostro obiettivo» conclude così il presidente di Africasfriends, Prosper Nkenfack che guarda già oltre la chiusura di questa Summer School.
«Ci sono stati risultati importanti, e ci sarà sicuramente una seconda edizione».
Serena Santoro e Maria Pozzato
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